venerdì 30 gennaio 2009

nonostante tutto..


vorrei porgere questo fiore a tutti coloro che nella vita , nonostante tutto, non hanno perso di vista l'importanza dell' "essere"..mantenendo come il loto..il loro candore!
a volte mi chiedo ( o meglio mi chiedevo) come può essere possibile provare sentimenti così profondi da togliere il fiato....!
sentire l'immensità dell'anima
il calore del cuore
la fervida esistenza dello spirito
l'eternità dell'essenza...
come può essere possibile?
.... compiere tutto questo toccando comunque la sofferenza, l'incomprensione, vivendo accanto ad ogni forma di "non ascolto"...
e poi ho pensato a questo fiore che simbolicamente, nel suo silenzio, mi ha risposto....
il caso... credete nei casi ? io no... quindi mi correggo e dico : "qualcosa" ha fatto in modo che io leggessi un libro..dove questo fiore è nominato e dove le parole dello scrittore creano intorno a codesto fiore una meravigliosa sapienza! buona lettura !
tratto dal libro : "LA MUSICA DEL SILENZIO" DI SERGIO BAMBAREN
lettera del padre al figlio..
"ho chiesto di collocare dei fiori di loto in quello stagno che è vicino alla mia tomba: li vedi ?
sono i più belli di tutti!
ma guarda più da vicino: che cosa noti? le loro radici affondano nella melma, nell'acqua putrida...
cerca di essere come quei fiori, Antonio.
non importa se vivi in paradiso o all'inferno, non c'è ragione per non sbocciare come una meraviglia tra le meraviglie fra gli uomini presso i quali ti trovi.
la musica del silenzio, i fiori di loto...
possa tu conservare tutti questi doni nel tuo cuore...."

giovedì 29 gennaio 2009

Sabina Spielrein....una donna da ricordare.


8.UN "CASO DA MANUALE" O SEMPLICEMENTE AMORE?


La relazione tra Jung e la Spielrein è considerata un “caso da manuale” di transfert e controtransfert. Ho l’impressione che con questa definizione si voglia esorcizzare la parola amore, perché il rapporto tra Jung e Sabina ha creato molto imbarazzo (non solo in passato) tra gli addetti ai lavori.Certamente non è deontologicamente corretto che un analista avvii una relazione sentimentale con una paziente, ma mi sembra una forzatura voler ridurre il rapporto straordinario tra Jung e Sabina ad un semplice caso di transfert-controtransfert.Intanto, non io, ma il padre fondatore della psicoanalisi, colloca l’amore al centro dell’azione terapeutica. Per Freud, veicolo della guarigione è l’amore di transfert. Di più, Freud era convinto che l’attrazione erotica fosse l’ingrediente attivo nel trattamento. Anche la suggestione ipnotica, a suo parere, è pervasa da correnti erotiche sotterranee, per cui il paziente viene sedotto dal surrogato di amore offerto dall’analista.“Ciò che Freud vide meno chiaramente, in un’epoca in cui il termine controtransfert era ancora scarsamente definito, era che anche il paziente potesse avere un analogo effetto seduttivo sull’analista. Confidare i propri pensieri più personali in una situazione di intimità esercita un fascino indubbio. L’analista può essere emotivamente toccato dal fatto che qualcuno riponga tanta fiducia in una figura che non si svela nella stessa misura. Freud imparò ben presto la bidirezionalità della seduzione nella situazione analitica quando cominciò a vedere i suoi discepoli soccombere uno dopo l’altro al canto delle sirene dell’amore di transfert” (Gabbard e Lester, 1995)Ma qual è la differenza tra transfert-controtransfert e amore? Premesso che nella situazione analitica il medico non può e non deve ricambiare i sentimenti, come definire un sentimento che perdura oltre il tempo del trattamento?Nel setting, spiega Carotenuto, l’analista è vissuto nell’universo simbolico del paziente come un dio misterioso, intoccabile, inconoscibile; poi come un padre comprensivo, teneramente amato, che protegge e porta in salvo; l’equilibrio si rompe quando l’analista, contravvenendo ai principi deontologici, si mostra nella sua umanità sofferente.Quando Jung confessa le proprie debolezze e fragilità, induce Sabina a guardarlo con occhi diversi: non è più il dio misterioso, intoccabile e inconoscibile, ma un uomo. Un uomo travolto dai sentimenti.E’ stato veramente amore quello che legò Spielrein a Jung? Carotenuto risponde: “Non liquet”.Io sono convinta di sì, anche perché non sono state riscontrate sostanziali differenze tra l’amore e il transfert.Nel saggio “Osservazioni sull’amore di traslazione” (1914), Freud dice che l’innamoramento da transfert è una riedizione di antichi processi che riproduce reazioni infantili, ma che questo è il carattere tipico di qualsiasi innamoramento. Inoltre, egli scrive testualmente:“Non abbiamo alcun diritto di contestare all’innamoramento, quale si produce nel trattamento analitico, il carattere di un amore effettivo. Se ci appare una cosa tanto poco normale, ciò si spiega esaurientemente col fatto che anche l’innamoramento che si verifica abitualmente al di fuori della cura analitica ci rammenta piuttosto i fenomeni psichici anormali che non quelli normali”.Come dire… gli innamorati pazzi sono pazzi, perché innamorati. Insomma, l’amore rende psicotici.


io credo fermamente che questo è un caso di semplice , totale amore...
forse non abbastanza riconosciuto...forse contaminato da troppe condizioni...
vissuto in epoca difficile e ostile..ma pur sempre amore!
voglio solo ricordare la persona meravigliosa che è stata e quanto duro ma meraviglioso sia stato il suo cammino!

mercoledì 28 gennaio 2009

frammento d'infinito


li hanno visti camminare tenendosi per mano, sul lungomare, sembrava si conoscessero da sempre...

..profumavano dolcemente d'Amore...

e cosi' era stato ,in un tempo lontano , molto più lontano di quanto si potesse immaginare...
un tempo le loro Anime si sono appartenute l'un l'altro

e quel ricordo viveva continuamente nel loro silenzio;

finchè un giorno...

un giorno le loro Anime si riincontrarono e splendettero nuovamente con la Luce di mille Soli

...accecante fu la Luce che li avvolse...

l'Oceano si sconvolse per cotanta bellezza

onde enormi si sollevarono e ,compiendo il loro naturale movimento,
s'inchinarono difronte alla sacralità di quell'immenso ...amore...!

IL LUOGO CHE VORREI

camminando per le strade della città dove sono cresciuta, qualcosa mi avvolge...

una strana sensazione si fà spazio nel mio "essere" e una nuova consapevolezza mi

sussurra dolcemente una verità...

"non sono a casa... che faccio io qui? "

il fatto è che nessun luogo mi appartiene...
cosi' come io non appartengo a nessun luogo,

eppure non mi sento persa;

capisco solo che l'essenza non ha appartenenza...
poichè l'anima sfiora continuamente diversi, infiniti, spazi.. .

esiste comunque un luogo che in quest'attimo di vita capirebbe e accoglierebbe con sintonia

il mio essere, rispecchiando il mio VIVERE

SAREBBE UN MERAVIGLIOSO AMICO IL DESERTO..
no, non pensate alla solitudine..bensì a tutto ciò che il deserto ha da dirvi...

immaginate la sua notte, il suo profondo cielo illuminato dalle stelle...
stelle talmente incontaminate che di così pure non se ne sono mai viste!

la luna è grandissima, nel buio sfida il sole..
quel sole che dapprima colorava con fierezza le dune di oro
s'inchina a lei, con arrendevole amore...
rimanendo ammaliato,
e lei...favolosa dea..con tocco magico ridipinge le dune di bianco candore

non si può non ascoltare tutte le meraviglie che il deserto racchiude,
qui si coglie immensamente la voce del cuore, la consapevolezza dell'essere, l'infinito dell'esistere!

tutto ciò m'incanta e mi affascina
mi trasporta lontano..

un pensiero mi appare:" se il mondo avesse un cuore, il deserto sarebbe quel cuore"
quanta felicità abbraccerei toccando quel cuore...
lo accarezzerei, unendo la mia mano alla presenza del suo caldo vento.

chissà se da qualche parte..nella vita di ogni giorno..
qualcuno volge il suo pensiero al deserto...

potrei scorgere altre orme vicino alle mie?

il talismano



il suo richiamo giunge da luoghi nascosti..
sussurra , vive ,urla dal suo profondo silenzio,
in attesa di esere ascoltato,
riconosciuto
catturato

il mare avvolge,
guida nella sua enorme sapienza
con la pazienza di colui che sà dove tutto rieccheggia
e torna...

quanta fermezza in quest'isola...
cosi' viva
cosi' pura
cosi' vicina al cielo
pur segnata da ogni onda uguale e mutevole
in balia d'ogni tempesta

è su di essa che approdo e ascolto ogni sospiro,
sfiorando la miriade di profumi che donano il loro saluto...

come una meravigliosa madre che dona la vita
dona l'oggetto della vita stessa..

Il Talismano risplende..felice di poter riflettere..nuovamente...gli occhi di qualcuno..
rimango senza fiato dinnanzi a tanto potere...
nel ...riconoscersi... sceglie il suo posto.
ovunque vado Il Talismano è con me, la sua pietra è oscura come la notte
riflette ogni colore
poichè ogni riflesso è il ricordo di molti...

la sua collana rassicura il mio vivere
protegge con la sua incantevole magia
magia che strettamente mi appartiene..
eppure sussurra all'anima che non ha appartenenza
vive di ogni era....di ogni storia...
chissà, forse d ' infinito..
ed è per questo...
che con il suo tocco...
al termine del suo passaggio,
egli..
ricorda ...
che l'anima è eterna.

martedì 27 gennaio 2009

la musica del silenzio


ed ecco che oggi, questo blog, prende vita...
e pensare che fino a poco tempo fà la parola "blog" .. mi era pressochè sconosciuta!
non che ora io capisca esatamente cosa sia...
credo però di riuscire a sapere cosa può essere per me.
in questo spazio, principalmente riverserò tutto cio che " ascolto"...
quando parlo di "ascolto" intendo --- ciò che spesso non si è abituati a sentire---
emozioni, magia , segnali , richiami , pensieri , ricerca , domande , risposte ,
amore.........
tutto ciò che si riesce a cogliere ascoltando il "sottile"...ascoltando se stessi...
ascoltando ciò che , solo in apparenza, non ha nessun suono..
quindi annuncio il nascere di questo blog sussurrando una meravigliosa melodia...
la melodia del cuore, MUSICA DEL SILENZIO.
regalo una miriade di note ad una persona speciale dicendole :"grazie di aver colmato ,riconoscendo, ogni mio vuoto...dando voce, vita e senso al mio personale silenzio...".
benvenuti a tutti coloro che sono, o che in futuro, saranno,...in "ascolto"!