giovedì 29 gennaio 2009

Sabina Spielrein....una donna da ricordare.


8.UN "CASO DA MANUALE" O SEMPLICEMENTE AMORE?


La relazione tra Jung e la Spielrein è considerata un “caso da manuale” di transfert e controtransfert. Ho l’impressione che con questa definizione si voglia esorcizzare la parola amore, perché il rapporto tra Jung e Sabina ha creato molto imbarazzo (non solo in passato) tra gli addetti ai lavori.Certamente non è deontologicamente corretto che un analista avvii una relazione sentimentale con una paziente, ma mi sembra una forzatura voler ridurre il rapporto straordinario tra Jung e Sabina ad un semplice caso di transfert-controtransfert.Intanto, non io, ma il padre fondatore della psicoanalisi, colloca l’amore al centro dell’azione terapeutica. Per Freud, veicolo della guarigione è l’amore di transfert. Di più, Freud era convinto che l’attrazione erotica fosse l’ingrediente attivo nel trattamento. Anche la suggestione ipnotica, a suo parere, è pervasa da correnti erotiche sotterranee, per cui il paziente viene sedotto dal surrogato di amore offerto dall’analista.“Ciò che Freud vide meno chiaramente, in un’epoca in cui il termine controtransfert era ancora scarsamente definito, era che anche il paziente potesse avere un analogo effetto seduttivo sull’analista. Confidare i propri pensieri più personali in una situazione di intimità esercita un fascino indubbio. L’analista può essere emotivamente toccato dal fatto che qualcuno riponga tanta fiducia in una figura che non si svela nella stessa misura. Freud imparò ben presto la bidirezionalità della seduzione nella situazione analitica quando cominciò a vedere i suoi discepoli soccombere uno dopo l’altro al canto delle sirene dell’amore di transfert” (Gabbard e Lester, 1995)Ma qual è la differenza tra transfert-controtransfert e amore? Premesso che nella situazione analitica il medico non può e non deve ricambiare i sentimenti, come definire un sentimento che perdura oltre il tempo del trattamento?Nel setting, spiega Carotenuto, l’analista è vissuto nell’universo simbolico del paziente come un dio misterioso, intoccabile, inconoscibile; poi come un padre comprensivo, teneramente amato, che protegge e porta in salvo; l’equilibrio si rompe quando l’analista, contravvenendo ai principi deontologici, si mostra nella sua umanità sofferente.Quando Jung confessa le proprie debolezze e fragilità, induce Sabina a guardarlo con occhi diversi: non è più il dio misterioso, intoccabile e inconoscibile, ma un uomo. Un uomo travolto dai sentimenti.E’ stato veramente amore quello che legò Spielrein a Jung? Carotenuto risponde: “Non liquet”.Io sono convinta di sì, anche perché non sono state riscontrate sostanziali differenze tra l’amore e il transfert.Nel saggio “Osservazioni sull’amore di traslazione” (1914), Freud dice che l’innamoramento da transfert è una riedizione di antichi processi che riproduce reazioni infantili, ma che questo è il carattere tipico di qualsiasi innamoramento. Inoltre, egli scrive testualmente:“Non abbiamo alcun diritto di contestare all’innamoramento, quale si produce nel trattamento analitico, il carattere di un amore effettivo. Se ci appare una cosa tanto poco normale, ciò si spiega esaurientemente col fatto che anche l’innamoramento che si verifica abitualmente al di fuori della cura analitica ci rammenta piuttosto i fenomeni psichici anormali che non quelli normali”.Come dire… gli innamorati pazzi sono pazzi, perché innamorati. Insomma, l’amore rende psicotici.


io credo fermamente che questo è un caso di semplice , totale amore...
forse non abbastanza riconosciuto...forse contaminato da troppe condizioni...
vissuto in epoca difficile e ostile..ma pur sempre amore!
voglio solo ricordare la persona meravigliosa che è stata e quanto duro ma meraviglioso sia stato il suo cammino!

4 commenti:

  1. "Gli innamorati pazzi, sono pazzi perchè innamorati..."
    questa è bellissima, da incorniciare....

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  2. Transfert è amore e controtranfert è reazione all'amore ma a volte l'analista odia il proprio paziente e lo manda via....

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  3. È stato amor, puro, vivo, profondo amore. Non si deve aver paura di dirlo. Un amor al quale Jung non è stato all'altezza di corrispondere per diverse ragioni, non ultime le condizioni socio-culturali nelle quali è nato e cresciuto e che non poteva o non si sentiva di cambiare.

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